Kinorenma

Ki-no-renma


“L’aikido può essere paragonato ad un uccello con due ali: una è la pratica
esteriore delle tecniche e l’altra è l’allenamento interiore della respirazione e della
meditazione. Con un’ala sola non si può volare”
(M.° Hiroshi Tada)


Kinorenma1Così anni fa, si esprimeva il maestro Tada, il Direttore Didattico della nostra Associazione (fin dagli inizi, dalla nascita dell’Aikikai d’Italia). E anche oggi durante il periodo estivo vengono proposti dal maestro due settimane intensive di insegnamenti e allenamento. La prima delle due, a riprova di tale affermazione, è dedicata integralmente alla pratica interiore del ki-no-renma.

Ki-no-renma significa letteralmente “forgiare la nostra energia vitale” (ki in giapponese o prana in sanscrito). Il termine “renma” è usato in Giappone per indicare l’arte della forgiatura delle spade che avviene attraverso un lavoro lento, lungo e ripetuto di sovrapposizione e amalgama di diversi strati di acciaio. La scelta di questo ideogramma sta a significare l’importanza della ripetizione costante e prolungata delle varie forme di respirazione e meditazione.

La parola “ki” (o anche ch’i in cinese) rappresenta l’energia vitale che sottosta al metabolismo, alla sopravvivenza e all’espressione mentale, emotiva e spirituale dell’essere umano. Quindi tempra (renma) della (no) energia vitale (ki).

 

 


Kinorenma2Il ki non va inteso come una semplice energia materiale simile all’elettricità, ma piuttosto come una forza sottile dotata di intelligenza e volontà.

Senza la conoscenza e la pratica del ki-no-renma, le tecniche dell’aikido mancano della loro sostanza e profondità e rimangono delle vuote forme esteriori.

Durante la pratica del ki-no-renma, si cerca di entrare in contatto, assorbire, assimilare e far circolare in noi questa Forza, che è contemporaneamente personale e universale, attraverso tutta una serie di esercizi che possono essere divisi in:

  • respirazione e controllo dell’energia vitale (pranayama in sanscrito e shu-ki- no-ho in giapponese);
  • forme di rilassamento;
  • pratica della meditazione;
  • allenamenti per il sesto senso.

 

 

 


Kinorenma3Nella didattica del maestro Tada questa parte dell’allenamento è fondamentale. D’altronde al centro della parola che il Fondatore ha scelto per definire la nostra Arte vi è l’ideogramma ki di aikido. Gli obiettivi che possiamo ricercare sono:

  • incrementare la nostra energia vitale;
  • aumentare la concentrazione;
  • controllare l’attività dei sensi e del sistema nervoso;
  • rilassare il corpo e la mente;
  • apprendere a meditare,
  • dare una solida base interiore alla pratica tecnica dell’aikido.


Il kinorenma, in realtà, è molto più di tutto questo perché durante la settimana estiva (che si tiene ormai da tanti anni nella splendida cornice di La Spezia) il maestro Tada è prodigo di insegnamenti relativi all’aikido e connessioni con lo yoga, il taoismo, e le dottrine dei maestri del passato. Per non parlare dei tanti aneddoti relativi alla sua esperienza al dojo del Maestro Ueshiba e racconti di esperienze personali. A questo si deve aggiungere che l’atmosfera che si crea tra i partecipanti durante i giorni del kinorenma è un altro fondamentale elemento per convincerci a provare questa esperienza e poi a ripeterla ogni anno!