2017, Roma, Ottobre: Sono ancora vivo!

  Andrea Dentale
(0 votes)


Ormai siamo diventati dipendenti dalle macchine, di vario tipo, questo è indubbio! Dalla mattina, quando ci alziamo, alla sera appena prima di chiudere gli occhi sul mondo, manipoliamo un apparecchio elettronico, dal rasoio elettrico alla televisione, dallo smartphone al computer, ecc…
Quasi tutti gli apparecchi ci richiedono periodicamente di effettuare un “aggiornamento”, grazie al quale vengono installati programmi e applicazioni sempre più evoluti…e i sistemi riprendono a funzionare sempre più efficienti.

 

L’Aikikai d’Italia è il nostro cellulare o il nostro pc e noi siamo i suoi singoli componenti, i singoli circuiti stampati, le singole memorie di massa, i singoli pixel dello schermo…e periodicamente veniamo resettati e sottoposti all’aggiornamento. Come? Tramite un essere vivente…
Come non potrebbe essere classificato il periodico ritorno in Italia e la conduzione di stage del nostro direttore didattico in Italia, il M.° Tada Hiroshi, se non un vero e proprio upgrade? Il primo download è avvenuto sabato 21 e domenica 22 ottobre a Roma-Ostia e il secondo ci sarà il fine settimana successivo a Milano!

Il Maestro arriva ogni volta carico di perfezione tecnica, energia vitale e spirituale, entusiasmo e affetto per l’associazione e “scarica” tutto ciò nei corpi e nei cuori recettivi di ognuno di noi durante questi stage…
Come fai a non cliccare sulla scelta “accetta” con il mouse della ragione e del cuore? Il prossimo dicembre il M.° Tada compirà 88 anni e la determinazione e l’energia con le quali conduce i suoi seminari dovrebbero essere d’esempio e sprone per tutti noi aikidoka, anche solamente come punto di riferimento, con animo scevro da cieca adorazione e banale piaggeria.

L’entrata sul tatami del Maestro è sottolineata sempre da un silenzio concentrato e da sincera emozione…Le tecniche sono volate via come petali al vento, non c’è necessità di illustrarle, e vederle eseguirle con la sua magistrale sapienza ci lascia ogni volta piacevolmente sorpresi della nostra inezia. Qualcuno sussurra “…grazie, è una vita che si dedica a questo…non dobbiamo meravigliarci…”. Ma colui che non si meraviglia più ha ucciso il bambino interiore e la possibilità di finalizzare la propria esistenza a qualcosa di sempre più bello, ma senza attaccamento…
Durante lo stage, il Maestro ha sottolineato sempre di più la necessità di elevare il nostro allenamento e la nostra pratica a stadi sempre più alti, praticando con volontà e concentrazione, seguendo linee precise e senza esitazioni o sbandamenti…occorre un movimento di piedi fisici e “mentali” chiari e senza dubbi.

Dobbiamo elevare di rango la nostra pratica, come del resto tutto il nostro agire anche nella vita quotidiana, raffinandola sempre di più e mirando a raggiungere uno stato di “movimento” assoluto e non relativo; il discorso potrebbe prendere delle derive infinite, nel frattempo però ciascuno di noi potrebbe esplorarle nei modi che ritiene più opportuni e non leggerle su di un “social”… Man mano che passano gli stage, il M.° Tada affina sempre di più le sue armi di “comunicazione di massa” con noi praticanti dell’Aikikai d’Italia…ogni volta ci ricorda per quanti decenni ha ripetuto sempre le stesse cose, e quante volte ha dovuto constatare che non venivano eseguite in quel modo! La sferzata ci dovrebbe far riflettere…come lui stesso ha affermato, il discorso vale soprattutto i gradi avanzati e i veterani, anche al di là del grado.
Rispettiamo l’insegnamento e l’applicazione di questo Maestro, sforziamoci in ogni modo a seguire quello che profonde, ed è un atteggiamento che dovrebbe essere applicato per qualsiasi maestro che si segue…altrimenti sarà tempo, energie e denaro sprecati!

Una parte dello stage è stata dedicata all’uso del JO, e il Maestro ha ripercorso come sempre le forme JO Aikikai d’Italia, nella forma base, 1a e 1b…in modo instancabile, ha condotto tutti gli yudansha attraverso questi insegnamenti come un emerito direttore d’orchestra, utilizzando il suo JO come una bacchetta. E’ incredibile come riesca a moderare, guidare e correggere i movimenti di circa 150 persone… Quasi al termine dell’allenamento, come un monito considerata la sua splendida età, il M.° Tada ci ricorda che dobbiamo aver cura del nostro corpo e della nostra mente, perché è facile sentirsi invincibili e onnipotenti quando si è giovani, ma il tempo passa e s’invecchia inesorabilmente!

Scherzando seriamente, questo Vecchio Leone ha confessato che superata una certa età anagrafica, si diventa coscienti della caducità dell’esistenza ed ogni mattina che si sveglia un “anziano” come lui si sorprende e pensa “…sono ancora vivo!”. Facciamo tesoro di questi insegnamenti, pratichiamo e viviamo con intensità, avendo cura di noi stessi come di uno strumento musicale, il quale per suonare sempre alla perfezione deve essere sempre ben accordato!

Photo copyright: Paolo Bottoni / Aikikai d'Italia


 5237,    03  Nov  2017 ,   Cronache